Il progetto
Questa attività nasce nel contesto del progetto ArTeSalVa, finanziato nella linea POR-FSE 2007-2013 della Regione Toscana, portato avanti dal laboratorio LARTTE della Scuola Normale Superiore di Pisa e dal Visual Computing Lab di ISTI-CNR. In questo progetto, finalizzato all'analisi di edifici storici in stato di degrado, ci si è interessati alla Badia Camaldolese di Volterra (Pisa). Sorto intorno al 1030, il complesso della Badia Camaldolese è stato ampliato ed abbellito tra il XVI e il XVII secolo. Abbandonato alla metà dell’Ottocento a causa di un terremoto e della instabilità del terreno circostante, oggi è stato in parte recuperato.
Il lavoro svolto ha riguardato per lo più la chiesa del complesso, dedicata ai Santi Giusto e Clemente. Anche se priva del tetto e di gran parte della struttura, è un luogo affascinante e adatto ad azioni di recupero e riutilizzo come area per eventi all'aperto. Per meglio comprendere la storia dell'edificio e le vicende che hanno portato al suo crollo, in questo studio, partendo da un rilievo tridimensionale dello stato attuale della chiesa, si è arrivati alla ricostruzione virtuale dello stato pre-crollo della chiesa. Maggiori informazioni sull'edificio, e sulla documentazione storica raccolta nel progetto sono disponibili sulla pagina del progetto ArTeSalVa dedicata alla Badia
La digitalizzazione 3D
Lo stato corrente della chiesa è stato documentato attraverso un rilievo digitale 3D, effettuato con uno scanner da edifici a interferenza, il FARO Photon 120. La chiesa è stata ripresa da 25 diversi punti, sia dall'esterno che dall'interno, con una risoluzione di circa 2 cm. Le varie riprese sono state allineate, usando la ridondanza geometrica, in una unica nuvola di punti composta da più di 23 milioni di vertici. La nuvola è stata poi elaborata per ottenere un modello 3D con superfice triangolata da circa 8 milioni di triangoli. Da questo modello 3D sono stati generati altre versioni, adatte alla visualizzazione interattiva, alla documentazione metrica ed alla stampa 3D. Tutta l'elaborazione è stata effettuata utilizzando MeshLab, il software opensource per la visualizzazione ed editing di modelli 3D complessi, realizzato da ISTI-CNR.
Dal modello 3D alla documentazione metrica
Il modello 3D della chiesa è già una documentazione metrica dello stato attuale della chiesa; in molti casi si ha però l’esigenza di produrre una documentazione tradizionale, integrabile cioè in una normale procedura di rilievo e di restituzione cartacea. Utilizzando la misurazione diretta sulle superfici 3D, viste ortografiche dalle direzioni cardinali e sezioni, è stato possibile create le tavole di documentazione e ottenere le informazioni metriche necessarie allo studio della situazione attuale dell'edificio ed alla sua ricostruzione.
Lo studio delle fonti
Per la ricostruzione dell'ultimo stato agibile della chiesa, ci si è appoggiati alle fonti storiche raccolte dal progetto ArTeSalVa. La combinazione di queste fonti con la documentazione metrica dello stato attuale, mediate dal contributo di ingegneri edili, ha permesso di ottenere una ricostruzione scientificamente valida della struttura della chiesa. Le differenti fonti comprendevano le cronache dei monaci, che descrivono tutte le fasi di costruzione e ampliamento della chiesa, il rilievo del 1888 a cura del Genio Civile e foto storiche di fine '800 e inizio '900, che mostrano la struttura più completa di come è oggi.
La ricostruzione
La ricostruzione tridimensionale mostra la struttura della chiesa al momento del suo abbandono, alla fine dell'800. Il modello 3D, realizzato con strumenti CAD, permette di apprezzare l’architettura della chiesa sia all’esterno che all’interno, ed è adatto al rendering ed allo studio architetttonico. La ricostruzione ha evidenziato le peculiari scelte costruttive della struttura, specialmente per quello che riguarda il locale granaio aggiunto nel XVI secolo per esigenze di spazio aggiuntivo della Badia, che ha con ogni probabilità determinato buona parte dei problemi strutturali e di infiltrazione che hanno minato la solidità dell'edificio.
Bibliografia
- From the archival documentation to standardised web database and 3D models: the case study of the Camaldolese Abbey in Volterra (Italy) Eliana Siotto, Marco Callieri, Paolo Pingi, Roberto Scopigno, Laura Benassi, Alice Parri, Denise La Monica, Andrea Ferrara CHNT 18 - 18th International Conference on Cultural Heritage and New Technologies Proceedings ISBN 978-3-200-03676-5 - page 1-9 - 2014
- Dallo stato di rudere alla realtà virtuale Paolo Pingi, Eliana Siotto, Marco Callieri, Andrea Ferrara, Roberto Scopigno da "La Badia Camaldolese di Volterra Storia e usi", monografia Aracne Editrice - ISBN: 978-88-548-7955-3 - page 227-243 - December 2014
Credits
Gruppo di Lavoro:
- Eliana Siotto – Digitalizzazione della chiesa, foto, fonti storiche
- Marco Callieri – Digitalizzazione e Modelli 3D della chiesa
- Andrea Ferrara - Modelli 3D della chiesa, ricostruzione virtuale dello stato orginale
- Paolo Pingi – Digitalizzazione della chiesa
- Laura Benassi - fonti storiche
- Alice Parri - fonti storiche
- Roberto Castiglia - ricostruzione dello stato orginale
- Roberto Scopigno - Visual Computing Laboratory – ISTI CNR Pisa
- Denise La Monica - LARTTE – Scuola Normale Superiore di Pisa
- Progetto Artesalva, finanziato nella linea POR-FSE 2007-2013 della Regione Toscana.
- 3D ICONS - Pilot Project funded under the European Commission’s ICT Policy Support Programme
progetto ArTeSalVa:
Questa attivita' e' stata parzialmente finanziata da: