Il progetto
La finalità del progetto, frutto di una collaborazione fra il Visual Computing Lab di ISTI-CNR ed il Museo Archeologico Nazionale dell'Umbria, è stata quella di proporre, attraverso la realizzazione di un video a carattere narrativo/didattico, un percorso di interazione fra cultura umanistica e saperi scientifico-tecnologici, per la conoscenza del patrimonio archeologico e per l’accessibilità dei beni e delle loro storie ad un ambito di fruitori più ampio di quello degli specialisti.
L’interesse si è concentrato su un contesto sepolcrale etrusco di età ellenistica, rinvenuto alla fine del XIX secolo in località Sigliano-Val di Fosso (Perugia) (qui maggiori informazioni), e poi nuovamente perduto. La sua memoria sopravvive unicamente in due nuclei di documenti di archivio e in alcuni reperti conservati presso il Museo Archeologico Nazionale dell'Umbria. La frammentazione e l’eterogeneità dei materiali, tuttavia, rende molto difficile una comprensione "globale" dello spazio funerario. Per questa ragione, si è deciso di sfruttare le opportunità offerte dal mezzo digitale per presentare al pubblico il monumento nella sua organica associazione tra struttura e arredi mobili, e restituire coerenza espressiva all’insieme.
Il video
Il video, della durata di 8 minuti, è stato interamente realizzato usando Blender (tool opensource di modellazione/animazione/rendering) nel corso di alcuni mesi di lavoro. Si articola seguendo un percorso di avvicinamento dall'ambiente esterno (Italia, Umbria, colline di Sigliano) fino al luogo della necropoli, e procede con una esplorazione della tomba I, così come doveva apparire al momento della scoperta, comprensiva dei suoi elementi di corredo. Il percorso si conclude con un focus sul contenuto più prezioso, costituito da un elmo di bronzo riccamente ornato, del quale viene presentato anche il restauro virtuale.
Il video è stato selezionato per il “percorso Scienza e Archeologia” del XXV Festival Internazionale del Cinema Archeologico, Rovereto, 7-11 Ottobre 2014.
La digitalizzazione 3D
Per la realizzazione del video, ci si è basati quanto più possibile sui reperti dell'ipogeo conservati presso il Museo Archeologico Nazionale dell’Umbria, utilizzando le tecniche del 3D scanning per crearne repliche digitali.
I modelli 3D delle urne e dell'elmo che si conservano presso il Museo Archeologico Nazionale dell’Umbria sono il prodotto di un lavoro di digitalizzazione 3D effettuata dal team di lavoro di CNR-ISTI attraverso acquisizione da scanner laser a triangolazione. Tutta l'elaborazione è stata effettuata utilizzando MeshLab, software opensource per la visualizzazione ed editing di modelli 3D complessi, realizzato da CNR-ISTI. I modelli ad alta risoluzione generati si mostrano adatti a finalità plurime di studio, documentazione e divulgazione.
I modelli 3D delle urne
Le urne digitalizzate, tre in travertino e una in terracotta policroma, ospitate all’interno della tomba I, risultano pertinenti a defunti della famiglia chiusina dei Tetina e ad un liberto di origine orientale, e sono ascrivibili a produzioni databili nell’ambito del II sec. a.C. I cloni digitali 3D dei cinerari possono essere visualizzati interattivamente nel browser usando i seguenti link:
L'elmo e il restauro virtuale
L’elmo deposto nella camera di fondo dell’ipogeo I costituisce un esempio di grande valore dell’arte bronzistica antica. L’acquisizione digitale 3D, oltre a produrre un modello ad alta risoluzione, ha consentito di sottoporre il modello digitale ad una complessa operazione di "restauro virtuale", allo scopo di poter apprezzare il manufatto in una veste più prossima alla sua fastosa forma originale. Il tipo di degrado e la solida base dei dati tridimensionali digitalizzati hanno permesso di effettuare una trasformazione radicale ma scientificamente accurata, supportata geometricamente dalla simmetria di molti dei decori, e archeologicamente da confronti puntuali con altri reperti reali e testimonianze iconografiche. L'elmo può essere esplorato nel 3D interattivo qui presentato, osservandolo sia allo stato attuale di conservazione, sia nel ripristino dell’aspetto antico compiuto grazie all’intervento di restauro virtuale.
Le ricostruzioni in virtuale
Lo scorcio di paesaggio collinare, la struttura dell'ipogeo I ed alcuni oggetti di corredo andati persi dopo il rinvenimento, sono frutto di modellazione digitale. Tutte le informazioni utili alla loro generazione sono tratte dalla documentazione d’archivio (misure, disegni di scavo, descrizioni testuali); sono state inoltre considerate le similarità con altri contesti/oggetti cronologicamente e geograficamente affini.
Bibliografia
- S. Batino, Frammenti di memoria dall’ager clusinus orientale. L’ipogeo dei Tetina di Sigliano, Edizioni Quasar, Roma, Gennaio 2014 (ISBN: 8871405668)
- S. Batino, M. Callieri, D. Duranti, M. Dellepiane, P. Pingi, E. Siotto and R. Scopigno, Virtual reconstruction of an Etruscan tomb in CHNT 17 – Conference on Cultural Heritage and New Technologies, November 5th-7th 2012, Wien 2013, 1-13 (ISBN 978-3-200-03281-1)
Credits
Coordinamento del progetto:
- Roberto Scopigno - Visual Computing Laboratory – ISTI CNR Pisa
- Marisa Scarpignato - Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Umbria
Responsabili del progetto:
- Sabrina Batino - Ideazione, ricerca storico-archeologica ed archivistica
- Marco Callieri – Modelli 3D, video e galleria virtuale
Realizzazione asset 3D:
- Daniele Duranti - Modelli 3D, digitalizzazione 3D e modellazione
- Paolo Pingi - Digitalizzazione 3D
- Eliana Siotto - Digitalizzazione 3D e 2D
- Matteo Dellepiane - Texturing
Ringraziamenti
- Thomas Fröhlich - Deutsches Archäologisches Institut di Roma
- Maurizio Tarantino - Biblioteca Comunale Augusta di Perugia
- Francesco Landucci - Archeologia Sonora Sperimentale
- Daniele Bernabei - Voce narrante
- Musiche originali, per gentile concessione: Francesco Landucci - Archeologia Sonora Sperimentale - www.francescolanducci.com - da: "Etrurian Imaginary Sounds"
Questa attivita' e' stata parzialmente finanziata da:
- Progetto “TeCHe - Technologies for Cultural Heritage” sostenuto da Regione Umbria (AUR - Agenzia Umbria Ricerche) con fondi POR Umbria FSE 2007-2013, Ob.2, Asse V, Obiettivo specifico “m”
- 3D ICONS - Pilot Project funded under the European Commission’s ICT Policy Support Programme